Sereno - Giuseppe Ungaretti - #iversicheamo

Una bellissima poesia che non sentivo/leggevo da tanto tempo, versi che, se non ricordo male, il poeta scrisse alla fine della grande guerra, cosicché  il "sereno", la "nebbia", "le stelle" svelate e il "respiro il fresco" acquistano indubbiamente sensazioni ed emozioni molto più profonde. Grazie Massimo di avermela fatta rammentare.

 Sereno (Giuseppe Ungaretti)

Dopo tanta
  nebbia
  a una
  a una
  si svelano
  le stelle

  Respiro
  il fresco
  che mi lascia
  il colore del cielo

  Mi riconosco
  immagine
  passeggera

  Persa in un giro
  Immortale.

- in grassetto i versi citati su Twitter #iversicheamo da @mbeccarelli

note su Giuseppe Ungaretti tratte da Wikipedia:
Giuseppe Ungaretti da Wikipedia
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto, nel quartiere periferico di Moharrem Bey, l'8 febbraio 1888 (ma venne denunciato all'anagrafe come nato il 10 febbraio, e festeggiò sempre il suo compleanno in quest'ultima data) da genitori italiani originari di Lucca. Il padre, operaio allo scavo del Canale di Suez, morì due anni dopo la nascita del poeta in un incidente sul lavoro, nel 1890. La madre, Maria Lunardini, mandò avanti la gestione di un forno di proprietà, con il quale garantì gli studi al figlio, che si poté iscrivere in una delle più prestigiose scuole di Alessandria, la Svizzera École Suisse Jacot.

L'amore per la poesia nacque durante questo periodo scolastico e si intensificò grazie alle amicizie che egli strinse nella città egiziana, così ricca di antiche tradizioni come di nuovi stimoli, derivanti dalla presenza di persone provenienti da tanti paesi del mondo.

Commenti

Posta un commento