Ascoltavo la pioggia - Alda Merini - #iversicheamo

 Ascoltavo la pioggia (Alda Merini)

Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quale fragile ardore
sillabava e moriva.

L'infinito tendeva
ori e stralci di rosso
profumando le pietre
di strade lontane.

Mi abitavano i sogni
odorosi di muschio
quando il fiume impetuoso
scompigliava l'oceano.

...Ascoltavo la pioggia...
domandare al silenzio
quanti nastri di strade
annodavano il cuore.

...E la pioggia piangeva...
asciugandosi al vento
sopra tetti spioventi
di desolati paesi.


- in grassetto i versi citati su Twitter #iversicheamo 

note su Alda Merini tratte da Wikipedia:
Alda Merini da Wikipedia
« Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »
(Alda Merini, La pazza della porta accanto)
Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1 novembre 2009) è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana.

Alda Giuseppina Angela Merini nasce il 21 marzo 1931 a Milano in viale Papiniano 57 da famiglia di condizioni economiche modeste. Il padre, Nemo Merini, svolgeva lavoro di dipendente presso le assicurazioni la "Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza il Duomo" e la madre, Emilia Painelli, era casalinga. Era mediana tra Anna, nata il 26 novembre 1926 ed Ezio, nato il 23 gennaio 1943 - che la scrittrice fa comparire, sia pure con un certo distacco, nella sua poesia. Della sua infanzia si conosce quel poco che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche in occasione della seconda edizione dell'Antologia di Spagnoletti: che era una ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari: "... perché lo studio fu sempre una mia parte vitale".

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