Vedi, il cielo... - Richard Dehmel - #iversicheamo

Vedi, il cielo… (Richard Dehmel)

Vedi, il cielo torna azzurro
e le rondini s'inseguono
come pesci sulle umide betulle.
E tu vuoi piangere?


Presto ti saranno nell'anima
gli uccelli blu, gli alberi dilavati
un'immagine d'oro.
E tu piangi?

Vedo con i miei occhi
nei tuoi
piccoli soli.
E tu sorridi.

- in grassetto i versi citati su Twitter #iversicheamo da @mbeccarelli

note su Richard Dehmel  tratte da Wikipedia:
Richard Dehmel da Wikipedia
Richard Dehmel (Wendisch-Hermsdorf, 18 novembre 1863 – Blankenese, 8 febbraio 1920) è stato un poeta e scrittore tedesco.
Già le prime raccolte poetiche lo caratterizzarono come un poeta di transizione tra il Naturalismo ed il Simbolismo, aperto agli influssi di Strindberg, Nietzsche e Verlaine.
Le sue opere più mature, come il romanzo lirico Zwei Menschen ("Due creature umane") (1903) e la rapsodia erotica Die Verwandlungen der Venus ("La metamorfosi di Venere") (1907) non evidenziarono particolari evoluzioni nella scrittura del poeta.
Assieme all'amico Strindberg si impegnò per realizzare un teatro in grado di stabilire una comunicazione diretta e spontanea con il popolo, ma nonostante questi intenti, i suoi drammi non riscossero successo.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, Dehmel si arruolò come volontario e combatté fino al 1918. Due anni dopo morì a causa delle ferite subite durante la guerra.
I suoi poemi meritarono la trasposizione musicale svolta da Richard Strauss, Max Reger, Alexander Zemlinsky, Arnold Schoenberg, Anton Webern e Kurt Weill.

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